Voi e io che giriamo con mascherina, distanziamento e mille accortezze, che non abbracciamo parenti e amici per il loro e il nostro bene, che non abbiamo fatto grandi vacanze, che quando entriamo nei posti pubblici per un caffè, una pizza, un film o una mostra, lasciamo nome e numero di telefono, quelli veri!, per aiutare il malaugurato tracciamento eventuale, voi e io, noi persone normali, siamo dei coglioni.
Quelli del giro esclusivo, quelli che saltano sempre la fila, quelli dei privé, quelli che volano e s'imbarcano e chi se frega!, quelli che hanno svoltato la vita, invece fanno tutt'altro, e ridono della gente come noi. Ci spremono nella buona, come al solito, e nella cattiva sorte come adesso che dopo essersi presi il virus se ne vanno ancora a spasso irrintracciabili. Almeno finché non gli scoppiano i sintomi in petto. Ma anche allora: corsie preferenziali!; mica la trafila di tutti, mica il destino comune a milioni e milioni. "Pago, pretendo!" Additano semmai al nostro dolore, al nostro scontento, alla nostra rabbia, qualcun altro e non loro di cui avere paura: i poveri veri, facilissimi da riconoscere, che sembrano fatti apposta per gente come noi cui è già stata spenta l'immaginazione naturale. Hanno svoltato la vita, quelli là che ballavano. Ma forse alla prossima svolta potrebbero incontrare la morte, per loro stessa insipienza. Non mi riguarda, non ci aiuterebbe. Il danno è già fatto. Infatti sono riusciti a farci credere che la guerra di classe non esisteva, proprio loro che l'hanno stravinta.
0 Commenti
Il micidiale mix tra ignoranza abissale e presunzione stratosferica, da un lato, e dall'altro la compresenza da manuale dell'apparente bonomia individuale e della reale mafiosità di branco, costituiscono i due pilastri delle dinamiche interpersonali del nostro tempo a queste latitudini sociali.
Direi anzi che sono l'incudine e il martello attraverso cui la forma del vivere collettivo si modella a forza, e con essa si piegano e si torcono anche le percezioni, le aspettative e perfino i ricordi dei singoli, in un modo che rende impossibile il perseguimento o il ripristino di verità condivise. Naturalmente, chi prova a farlo notare per amor di chiarezza (e, perché no?, anche del prossimo) si prende le accuse di livida misantropia, violenza ideologica e delirio anaffettivo. Anzi, no: questi son concetti e vocaboli pochissimo frequentati al tempo e latitudine presenti... Si prende diretta o velata l'accusa di stronzaggine, con gli scherni tipici del caso. Allora l'unica è spostarsi di lato: scendere dal nastro che porta il ferro incandescente sulla piastra e sotto i colpi della mazza, prima che sia troppo tardi. E col cruccio di un fallimento inevitabile e sincero, guardare chi resta là sopra a perdersi; e mandare analfabeti ma informatissimi, remissivi però aggressivi, tutti in fondo al cuore a fare in culo. 1.071 nuovi contagi oggi.
Quanto mi secca avere sempre ragione (dott. Ian Malcom, Jeff Goldblum; 'Jurassic Park', 1993) dal 27.2 al 12.5 https://anniventi.weebly.com/blog/il-livello-accettabile https://anniventi.weebly.com/blog/la-fase-3 https://anniventi.weebly.com/blog/natura-abhorret-a-vacuo https://anniventi.weebly.com/blog/non-si-veve-di-sole-mascherine https://anniventi.weebly.com/blog/abbiate-coraggio-e-fantasia dal 17.5 al 17.7 https://anniventi.weebly.com/blog/misura-per-misura https://anniventi.weebly.com/blog/trend https://anniventi.weebly.com/blog/liberiamoci https://anniventi.weebly.com/blog/calcoli-ed-epiteti https://anniventi.weebly.com/blog/tre-pensieri-a-colori dal 31.7 al 16.8 https://anniventi.weebly.com/blog/il-triangolo-al-buio https://anniventi.weebly.com/blog/autotutela-aggiuntiva https://anniventi.weebly.com/blog/piu-realisti-del-re https://anniventi.weebly.com/blog/mo-cazzo https://anniventi.weebly.com/blog/cautela Non lasciare mai che una buona crisi vada sprecata (Winston Churchill; dopo la svolta favorevole della Seconda Guerra Mondiale, in preparazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite) E INVECE L'HANNO SPRECATA! Marciamo spediti verso l'abisso I carnefici sono in testa al corteo All'ultimo istante si metteranno in salvo E noi come topi di Hamelin cadremo “Cautela.” Questo è il massimo che oggi il potere normativo di un Paese che vede riprendere il contagio, sapendo per mortuaria esperienza cosa significhi, sa dire come deterrente. “Cautela”, per bocca del Ministro della Salute con l’avallo di governo e maggioranza e con la complicità del sistema politico (opposizioni comprese, pur fintamente contrarie), economico e mediatico.
Non dice “richiudiamo subito le frontiere in entrata e in uscita”, né “richiudiamo i luoghi dei veicoli d’infezione inevitabili”, e nemmeno “vi faremo delle multe da 1000 euro a persona, a voi e se siete minorenni ai vostri genitori; e vi toglieremo la licenza, a voi che gestite i luoghi degli assembramenti.” Niente di tutto questo. “Cautela”, dice soltanto. Come un padre distratto, o un bonaccione di parroco. Come se sentirmi dire “cautela” da mio padre e mia madre mi avesse mai impedito di provare qualunque esperienza a rischio, mio e altrui, se davvero ne avevo voglia all’età in cui ciò sembra un diritto di crescita umana. Come se dire “cautela” a qualunque operatore di qualsiasi tipo di commercio lo disincentivasse magicamente dal forzare ogni norma scritta e non scritta, se ciò può accrescere i suoi guadagni. Come se all’epoca fosse stata la pura e semplice esortazione alla cautela, e non invece un’architettura cogente di regole, controlli e sanzioni, a far smettere di fumare in luoghi pubblici, a far mettere il casco a chi porta il motorino, a far usare le cinture di sicurezza, a dotare i luoghi di lavoro di requisiti minimi di salvaguardia delle persone! E provano a distrarci con l’eterno allarme immigrazione, come se il problema fosse la fuga isolata e braccata per le campagne di qualche migliaio di derelitti e non invece il movimento e il rimescolamento di molti milioni di turisti italiani e stranieri senza alcuna reale precauzione! “Cautela”. Un po’ come “so’ cazzi vostri, noi ve lo abbiamo detto”. Questo, il potere normativo con l’esclusiva della coercizione e della forza in un Paese che vede riprendere il contagio. Ipocriti! Qualcuno pagherà per tutto ciò. Ma sarà tardi. Ma santalamadonna!
E' da quando sono bambino che sento dire "L'Italia è il Paese più bello del Mondo! L'Italia da sola ha più della metà di tutte le ricchezze artistiche, storiche, archeologiche del Mondo intero! Da nessun'altra parte si mangia bene, si beve bene come in Italia, ci si diverte come in Italia, ci si gode il mare come in Italia, la montagna come in Italia, la campagna riposante, le città d'agosto come in Italia! Da nessun'altra parte ci sono belle ragazze e bei ragazzi, begli uomini e belle donne, bei vestiti e belle scarpe per ogni occasione come in Italia! E in Italia come da nessun'altra parte è buono il rapporto prezzo/qualità di ogni cosa, che non guasta mai!" E allora: CHE CAZZO DI BISOGNO C'ERA DI ANDARE IN VACANZA ALL'ESTERO PROPRIO IN QUESTA CAZZO DI ESTATE??? E, due: SE FOSSIMO RIMASTI TUTTI IN ITALIA PER LE VACANZE, NOI CHE CI VIVIAMO, GIRANDOCELA PER QUANTO E' BELLA E UNICA, C'ERA CAZZO BISOGNO DI FAR VENIRE I TURISTI STRANIERI PER FAR GIRARE UN PO' DI CAZZO DI SOLDI????? E invece no, col cazzo: dai primi di luglio, e ancora di più ad agosto, "Partite, partite!" ci hanno detto, e "Venite, venite!!!" gli hanno detto. E adesso i numeri del contagio SONO TORNATI AI PRIMI DI MAGGIO!!!!! Che cazzo andate all'estero che parlate solo l'italiano e bene manco quello?!? E che cazzo li fate venire da fuori che quando parlano non capite che dicono?!? Quindi mo' ci lamentiamo, mo' ci preoccupiamo, mo' ci spaventiamo! MO'!!! MO' CI DICONO "ATTENTI: CI SARA' LA SECONDA ONDATA!" MO'!!!!! Mi fa sbroccare, cazzo. Se, come pare dai documenti in parte desecretati, il lockdown nazionale fu imposto da Conte con una decisione cautelativa autonoma ancor più rigorosa dell'opinione del comitato tecnico-scientifico, che consigliava chiusure solo parziali, ebbene allora l'Italia deve a Giuseppe Conte qualche migliaio di morti in meno per Covid-19.
Grazie! Quello che è giusto è giusto. Al contrario l'Italia dovrà qualche migliaio di morti in più a breve, e altro caos sociale conseguente all'inevitabile crisi di panico di massa, a coloro i quali da settimane minimizzano la ripresa dei contagi e spingono per la normalizzazione della vita economica prima della disponibilità di vaccini e cure. Si sono fatti due conti e dicono "meglio malati che senza profitti"; parenti stretti di chi fa andare l'Ilva nonostante i tumori, e altri cento esempi così. Aspettarsi che i governi politici nazionali del sistema globalizzato e omologato del capitalismo neoliberista vietino stabilmente determinati comportamenti economici e sociali per contrastare la diffusione del virus, se quei comportamenti sono lucrosi secondo i parametri del sistema stesso, è come aspettarsi che vietino l'uso del tabacco, il consumo di alcool, l'impiego di fertilizzanti e antiparassitari in agricoltura e di estrogeni e anabolizzanti nell'allevamento, la produzione e diffusione di ansiolitici, antidepressivi e psicotropi, e in generale l'infrazione del principio di cautela nella creazione e vendita farmaceutica, la logica del massimo ribasso in qualsiasi appalto pubblico o privato di ingegneria abitativa, dei trasporti, delle comunicazioni o dei servizi, la produzione e lo stoccaggio di ogni tipo di scoria (anche radioattiva), residuo (anche esplosivo) e inquinante (anche letale) a valle di qualunque processo estrattivo, manifatturiero o di sintesi energetica, il mantenimento di un modello generale di sviluppo che ha causato il cambiamento climatico, il riscaldamento globale e l'avvio della sesta Grande Estinzione della vita sulla Terra, e l'adozione di stili individuali tra gli umani improntati all'egoismo sociale, al nazionalismo bellicoso e al razzismo, e la creazione di regressione antropologica di massa (fino all'alienazione, all'infelicità generazionale) tramite media e social – se ciò crea profitto ai percettori di ricavi del sistema.
I governi politici nazionali del sistema globalizzato e omologato del capitalismo neoliberista non vietano tutto questo da anni o decenni, anzi ciò ne incarna la specifica costituzione materiale, e dunque non vieteranno stabilmente determinati comportamenti economici e sociali per contrastare la diffusione del virus – se lucrosi in un modo qualsiasi. Quindi se pensate che ottemperare a tutte e sole le esplicite regole di fare e non fare che i governi promulgano allo scopo, vi metta davvero al riparo dal contagio prima che ne esista il vaccino o una cura certa, allora già vivete nel mondo onirico allestito dal sistema. Per essere davvero efficaci nel tutelarci dal Covid-19 noi dobbiamo pertanto sì osservare le regole restrittive adottate dai governi, ma inoltre aggiungere autonomamente tutte le cautele che il buon senso, la logica e lo studio ci dettano; anche a costo di rimetterci temporaneamente in termini economici o di soddisfazione delle nostre abitudini precedenti. E pure così ci vorrà un po' di fortuna, per scamparla. |